Gioconda cornici

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Hanno scritto di Giuseppina Corbellini 

 

Catello Nastro

Il cromatismo di Giuseppina Corbellini

La visita alla galleria "La Meridiana" ove esponeva la pittrice Giuseppina Corbellini ci ha ancora una volta convinti che la buona pittura esiste: basta andare a cercarla.

La luminosa ed aggraziata figura dell'artista che campeggiava nei saloni de "La Meridiana" fungeva da degna ed ultima cornice alle sue opere.

Bastava notare la grazia espressiva con la quale erano trattate alcune composizioni floreali, le nature morte, i paesaggi ed un bellissimo studio per una figura di donna che subito si indovinava la delicata mano dell'artista presente in sala.

Ormai padrona e dominatrice del disegno, la Corbellini, pur senza insistere nella determinazione del tratto, a guisa miniaturistica, dedica tutta la sua potenza espressiva sul colore il quale, in tale maniera, viene a trovarsi elemento determinante della tela.

Una tavolozza ricca, dunque, ma non usata a casaccio, anzi dosata attraverso un meditato studio del soggetto.

E proprio dove si è avuto il felice connubio tra disegno, colore ed ispirazione ne è scaturita un'opera d'arte veramente di alto valore.

Antologica nelle varie possibilità espressive piuttosto che cronologica, la Corbellini ci ha soddisfatti anche per la cura che dedica alle sue opere: nulla è lasciato di intentato, ma ogni tela è meditata e studiata, pur senza cadere nel preziosismo come è d'uopo ad ogni serio professionista e ad ogni valido artista.

Elio Marcianò

Giuseppina Corbellini è fra gli artisti per vocazione che esprime tutto ciò che tocca il suo animo, dal paesaggio ai fiori, dalla natura morta ai cavalli. Sicchè i suoi dipinti sono come un diario della propria esistenza, in quanto sono un fedele specchio dello stato d'animo suscitato dal vero esteticamente cuntemplato e sentito. Il suo felice lirismo e il suo amore nel guardare il mondo costituiscono quella narrativa pittorica, che è anche ricerca di particolari suggestivi di vivida bellezza, satura di venature poetiche. L'artista piacentina attraversa un periodo particolarmente proficuo nella realizzazione di opere originali, molto apprezzate dalla critica e dal collezionismo, con opulenza materica e con pennellate briose, nei tempi più svariati e interessanti. E in ogni quadro infonde i valori della sua vita spirituale d'artista, quei valori che la portano spesso in unia visione intimamente profonda e personale. C'è in lei tanta felice fantasia, tanta serena creatività, nel suo mondo vivo, vibrante, intimo. In realtà, più che l'impressione proposta con vena lirica ed estrosa, nella Corbellini c'è la ricerca della luminosità del colore, e nel gioco delle superfici entrano prospettive pregevoli, dietro stati d'animo, suggerimenti dell'inconscio, libero canto, per una pittura guidata da un ideale di purezza e di bellezza.

Giuseppe Nasillo Se c'è una pittrice che è lontana dal prefiggersi tematiche obbligate e che rivendica invece a se stessa la libertà di scegliersi i soggetti da ritrarre e sui quali spaziare con i colori a suo piacimento è proprio Giuseppina Corbellini, sensibile osservatrice della presenza naturalistica, senza per questo relegare ad ordine secondario la componente inventiva. Il suo dedicarsi ai colori si svolge in un fervido clima di immagini cui nessuno oserà negare ventate di partecipazione, reperibili soprattutto in certe diluizioni di tinte che colgono momenti di felicità espressiva in pagine ispirate alle colline piacentine tra le quali è nata e dove è ritornata con rinnovato amore dopo un proficuo soggiorno in Inghilterra. La Corbellini è pittrice di morbidi sensuosi nudi femminili così come è amabile descrittrice di cavalli dalle accensioni dinamiche che scalpitano e scorribandano per i prati o lungo il mare sempre in ritmate armonie di gesti e in ben disposte proporzioni anatomiche. E se si passa ad osservare i fiori, si può cogliere forse piu intimamente quello che è il mondo a metà strada tra l'elegiaco e l'idilliaco, tipico di questa artista nata sotto il segno della Bilancia che ama l'arte non meno che l'aria stessa che respira e che, se gli impegni quotidiani fossero con lei meno tiranni per quanto riguarda la disponibilità di tempo, eleverebbe alla sua terra ed ai suoi sogni un canto ancora piu ricco di freschezza e di incantate tenerezze cromatiche.
Maurizio Graniti Parlare dell'arte di Giuseppina Corbellini significa dialogare di spontaneità, di freschezza, di armonia pittorica. Come in effetti ognuno può constatare guardando una delle tante tele della pittrice piacentina, la sua è un'arte fine a se stessa, pura e delicata come la personalità dell'artista. I soggetti sono estremamente naturali, fatti di veri e propri "pezzi" di natura; è facile infatti trovare nelle opere della pittrice i verdi prati e le rilassanti colline di Carpaneto, il paese in provincia di Piacenza dove 1'artista vive e lavora, così come è consuetudine perdersi davanti a un quadro di Giuseppina Corbellini e rimanere incantati a rimirare le distese dei campi di grano "arroventati" dal caldo e potente sole di luglio. Nella pittura "corbelliniana" troviamo anche animali tra cui fanno spicco i galli e i cavalli, interpreti fieri e aggressivi delle tele di questa stupenda artista. I colori sono vivi e tonali e ben si agganciano allo stile figurativo della pittrice, si passa dal verde all'arancio, dall'azzurro intenso al rosa delicato: il tutto senza sbagliare una tonalità cromatica, ciò a dimostrare la sicura spigliatezza della pittura di Giuseppina Corbellini, un'artista preparata e fantasiosa che è riuscita a crearsi nel delicato mondo dell'arte una dimensione precisa e personale, un mondo che la porterà sempre verso nuovi e preziosi traguardi.
Pietro Freghieri Tra le ultime opere sono particolarrnente apprezzati gli animali che sono un po' il tema dominante: dai focosi cavalli ai combattivi galli, ai simpatici gattini con tenui colori. I paesaggi, sostenuti da un buon disegno e da un ottimo impasto cromatico, con i fiori, danno al visitatore un senso compositivo e poetico, realizzato da una mano esperta e sensibile nel cogliere quella delicatezza espressiva.
Dario Solimena Giuseppina Corbellini è pittrice in grado di largire visioni gradevoli per la loro immediatezza e per la loro semplicità, sia che si tratti di figure umane, di fiori, di animali, sia che si tratti di composizioni o di paesaggi. Ed ottiene effetti di indiscussa armonia compositiva proprio perché la sua tavolozza segue gli impulsi di un sentimento sempre pronto ad esprimersi in misura leggibile, lasciando da parte i canoni e le teorie di una logica estetica che il più delle volte sa di freddezza.
Gazzetta di Parma Le sue tele sono fatte di macchie vive come gli infuocati tramonti tra le rive del Po piacentino od il giallo bruciante delle distese di grano che sembra ondeggiare sullo schienale morbido delle colline di Carpaneto. Ricche di commovente spontaneità sono le sue tele ed in tutte regna incontrastata una vena artistica che si fonda in una varietà di accesi colori, legati con finezza prettamente femminile: la tecnica entra in simbiosi col disegno che non ammette ripensamenti, raggiungendo integro la meta.
  Giuseppina Corbellini è nata a Bettola. Vive e lavora a Carpaneto Piacentino. Il suo sodalizio con il mondo dell'arte risale agli anni dell'adolescenza, allorché, ancora studentessa, amava scarabocchiare, disegnare e curiosare su tutto ciò che la interessava attraverso i colori ed il segno grafico. Ha passato così diverso tempo a riprodurre con la matita tutto ciò che vedeva intorno a sé, servendosi di una sensibilita analitica e valutativa che è rimasta poi dote peculiare della pittrice anche negli anni futuri. Ha abitato per diverso tempo nella vicina cittadina di Ponte dell'Olio e nel 1949 per ragioni di lavoro si è spostata per alcuni anni in Inghilterra, soggiornando a Londra dove ha avuto modo di intensificare i suoi rapporti ed i suoi interessi con lo studio dei vari periodi artistici dal figurativo classico all'impressionismo, senza disdegnare l'ausilio di libri i quali la facevano meditare sulle personalità di Giotto, di Michelangelo, di Raffaello per arrivare a quelle di Renoir, di Monet, di Cézanne, di Van Gogh. Proprio nel periodo londinese ha frequentato un corso di pittura e grafica che le è servito come utilissimo tirocinio, continuato anche al rientro in Italia con la frequenza di regolari lezioni presso l'Istituto "Gazzola" di Piacenza.
Vincenzo Gubitosi Giuseppina Corbellini può essere sicuramente annoverata tra le artiste che affidano al colore il proprio messaggio descrittivo, sceglie ogni tonalità con eccezionale cura e dovizia, in una sincera partecipazione emotiva attraverso la quale fotografa, quasi, i significati dell'ambiente che la circonda. Il colore giuoca quindi un ruolo essenziale, ma non è meno importante rilevare la carica che viene affidata al colore in relazione al contrasto, in rapporto al confronto con gli altri elementi per conservare l'intero equilibrio del dipinto, senza per questo mortificare quella tensione delle forze che qualifica in termini sensibili l'intensità della comunicazione. Proprio per questi motivi quella di Giuseppina Corbellini può essere catalogata come autentica pittura, avvalorata da una singolare e sentita interpretazione degli impianti tematici che rendono, anzi appagano visioni di impagabile suggestione.
 

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Aggiornato il: 25 aprile 2001

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